Qualità dell'acqua: il sistema dei controlli
Che bere l’acqua del rubinetto faccia bene all’ambiente è ormai noto a tutti: per ogni bottiglia di plastica che decidiamo di non comprare – di quelle da un litro e mezzo, ad esempio – evitiamo l’emissione in atmosfera di circa 60 grammi di CO2. C’è però un’altra ragione per scegliere l’acqua del rubinetto: è controllatissima, forse più di quella in bottiglia.
Ogni anno, infatti, EmiliAmbiente svolge complessivamente più di 290 controlli, registrando oltre 7.000 parametri. Le verifiche riguardano campioni prelevati in due situazioni differenti: nelle centrali di captazione (ovvero nei pozzi) e in diversi punti della rete. Questo significa che l’acqua viene controllata sia prima che dopo la sua disinfezione, che avviene utilizzando biossido di cloro e ipoclorito di sodio (due disinfettanti molto volatili e fotosensibili, il cui odore e sapore si elimina lasciando l’acqua in una bottiglia aperta per una mezz’ora).
Ai controlli di EmiliAmbiente si aggiungono le analisi svolte dall’Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma (AUSL) e dall’Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente Energia (ARPAE): il risultato è un piano di campionamento che punta a coprire temporalmente e spazialmente l’intera rete degli undici Comuni serviti.
Ma… quali sono i “sorvegliati speciali” nell’acqua del rubinetto? Nella tabella qui sotto puoi vedere i principali parametri analizzati e i rispettivi limiti imposti dalla legge di riferimento, che è il decreto legislativo 31/2001. Cliccando sul link più in basso è invece possibile consultare una legenda con una breve spiegazione di ogni parametro.
Eventuali risultati delle analisi chimiche e microbiologiche fuori limite, svolte in un laboratorio esterno, tornano ad EmiliAmbiente entro 36 o 48 ore, in modo da consentire un intervento tempestivo in caso di necessità.
Cosa succede nel caso di uno sforamento dei limiti di legge? Se i valori indicano la presenza di un problema specifico, cioè relativo a un punto preciso della rete, l’azienda può disporre nuovi controlli e successivamente agire con i propri mezzi per risolverlo.
Dobbiamo però considerare che la salubrità della nostra acqua dipende dalla falda acquifera nella sua interezza: per fare un esempio, l’acqua che EmiliAmbiente preleva nei pozzi di Priorato proviene dalla Pedemontana, indicativamente dalla zona di Collecchio. Per questo gli enti competenti per problematiche più ampie o per interventi di sistema sono ARPAE e AUSL.
Puoi controllare tu stesso la qualità della tua acqua cercando i risultati aggiornati delle analisi di EmiliAmbiente nella sezione di questo sito dedicata. Come osserverai, i valori dei parametri analizzati sono ampiamente sotto i valori stabiliti dalla legge.