I volti di EA: Mattia Martinelli – Referente IT
“Amo soprattutto l’avvio di progetti nuovi, la sperimentazione di nuove tecnologie applicate all’esigenze dell’azienda. In questo momento, ad esempio, mi sto appassionando alla ricerca e sviluppo sul tema dello smart metering, sia perché di grande interesse dal punto di vista tecnico, sia perché in una realtà come la nostra può fare davvero la differenza”. Così esclama Mattia Martinelli, referente IT di EmiliAmbiente, quando gli chiediamo quale sia la parte più gratificante del suo lavoro.
Una risposta immediata nella sua sicurezza e forse intuibile da un progetto per cui, già nel 2016, aveva guadagnato le pagine della nostra newsletter, Risorsaacqua: l’invenzione” di PQM, il cosiddetto “gestore viaggiatore”, che ai tempi aveva permesso un risparmio per EmiliAmbiente di circa 13mila euro.
Classe 1988, fidentino di nascita e di residenza, Mattia si è diplomato“all’Itis Galileo Galilei di San Secondo P.se, l’unico in provincia di Parma a offrire il doppio indirizzo elettronico-informatico. Quindi ho iniziato il percorso per la laurea triennale in ingegneria elettronica, che devo ancora concludere. In mezzo – sorride– ci si sono messe due cose… la prima è l’Erasmus a Valencia: un’esperienza bellissima. In Spagna ho sperimentato un’attenzione costante verso la dimensione pratico-laboratoriale, che si integra perfettamente con le lezioni, il tempo di studio e quello dedicato alla vita sociale, in modo da farti sentire inserito in un sistema di formazione davvero a 360 gradi. La seconda è invece l’inizio qui in EmiliAmbiente, in cui sono entrato nel 2015 come tecnico informatico”.
Creatività, curiosità e passione per il nuovo si riflettono anche nel tempo libero, di cui Mattia dice “mi interesso a molte cose diverse, mi diverto a fare tutto ciò che mi capita a tiro: dal meccanico, all’elettricista, ai lavori manuali necessari alla costruzione di una casa, come quella che sto effettivamente curando per me e la mia compagna”.
Quale invece la dimensione del tuo lavoro più difficile, impegnativa? “Sicuramente la gestione dei lavori affidati all’esterno. Non per il rapporto con i fornitori, che per carattere riesco gestire a bene, come quello con i colleghi, ma perché nel nostro settore abbiamo spesso a che fare con uno divario: da una parte la necessità di uno strumento calato con precisione sulle esigenze dell’azienda; dall’altra l’offerta di prodotti che, per comprensibili ragioni di mercato, sono abbastanza generalizzati, e che vanno quindi personalizzati passo dopo passo. Colmare questo gap, adattare i vari software alle esigenze puntuali dell’azienda e alle prescrizioni con cui l’Autorità sempre più puntualmente regola il settore – è una notevole sfida”.